Guardando il mulino dal fiume si può vedere, sulla sinistra, lo studio che il pittore costruì a ridosso del vecchio muro della casa. Dentro vi sono conservate in maniera nemmeno troppo gelosa decine e decine di opere frutto dell’arte inquieta del nostro, alcune ispirate dalle visioni del caprone, altre libere dai suoi demoniaci vincoli.
La quarta ed ultima parte del disco racchiude tre di queste opere, dipinte indipendentemente dall’influenza della bestia da un pittore sorpreso a sperimentare tecniche e linguaggi differenti.
“Karl’s walk” è una fotografia divertita della camminata di mio fratello Karl, un Lautbild direbbe qualcuno. È stata composta un anno e mezzo fa pensando a “Blue train” di John Coltrane, tema + giro blues ad libitum + tema.